Per venire incontro ai pensionati residenti in Europa, Africa ed Oceania che non abbiano potuto concludere la “Prima Fase” dell’accertamento dell’esistenza in vita (ovvero che non abbiano presentato le attestazioni di esistenza in vita entro il 13 febbraio 2020 e che non si siano recati presso le agenzie Western Union del Paese di residenza per la riscossione della rata di marzo), l’INPS ha deciso di NON sospendere i pagamenti a partire dal mese di aprile, ma di dare ai percettori di pensioni la possibilità di presentare la documentazione con le stesse modalità dei paesi coinvolti nella “Seconda Fase” e cioè entro dicembre 2020.
Pertanto entrambe le fasi si potrebbero svolgere da agosto a dicembre 2020, prevedendo, ove l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di gennaio 2021 in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita, il pagamento delle pensioni verrebbe sospeso a partire dalla rata di FEBBRAIO 2021.