La video-conferenza con il Senatore Georges-Louis Bouchez, dal novembre scorso Presidente del partito liberale Mouvement Reformateur (MR) – il secondo partito francofono dopo il Partito Socialista – ha toccato gli aspetti più importanti della politica interna belga, a partire dalla mancanza di un Governo federale di pieno esercizio da 528 giorni.
L’Ambasciatrice Basile ha sottolineato la trasparenza con cui l’Italia ha gestito l’emergenza coronavirus fin dall’inizio della pandemia; impegno che il Governo italiano continua a portare avanti anche durante la fase di riapertura ed in vista della ripresa degli spostamenti internazionali. ‘’La posizione dell’Italia su questo tema’’, ha continuato l’Ambasciatrice, ‘’è di avere un approccio coordinato, con standard comuni, a livello europeo per evitare che si creino discriminazioni e svantaggi competitivi tra i Paesi UE’’.
Il Presidente Bouchez, nel ricordare il generale miglioramento del quadro epidemiologico in Europa, ha espresso un cauto ottimismo sulla possibilità, a partire dalla metà di giugno, di poter allargare le maglie per gli spostamenti all’interno dell’UE, indicando nella data del 3 giugno – quando avrà luogo il prossimo Consiglio di Sicurezza Nazionale – il limite per una riflessione sulle modalità di riapertura delle frontiere.
Sul versante della politica interna, Il Presidente Bouchez ha fatto stato di una forte inquietudine per l’impossibilità di formare un Governo federale di pieno esercizio. Nell’impossibilità per il Governo di Sophie Wilmes di intavolare un piano di rilancio economico e sociale, secondo Bouchez i maggiori partiti del Belgio devono lavorare al fine di trovare la più ampia maggioranza per un governo che possa far uscire il Paese dalla recessione dovuta alla crisi covid-19.
Per quanto riguarda le tematiche europee, Bouchez ha ribadito il forte orientamento europeista del suo partito (di cui è parte anche l’attuale Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel), ed ha convenuto su quanto espresso dall’Ambasciatrice Basile in merito all’esigenza di individuare il bene comune europeo in una visione di lungo periodo, per poter far continuare a vivere il progetto europeo.